Se ne sente parlare spesso e ogni anno che passa gli impianti fotovoltaici diventano sempre più diffusi, sia per uso domestico grazie alle installazioni a tetto, sia per l'alimentazione d'interi complessi industriali o piccoli centri, tramite appezzamenti di terreno ''coltivati'' a pannelli solari.
Il fotovoltaico è praticamente sulla bocca di tutti, dai risparmiatori moderni agli ambientalisti ''fai da te'', fino agli imprenditori hi-tech che vogliono rendere la loro impresa eco-sostenibile.
Componenti in un campo fotovoltaico
Affinché un impianto fotovoltaico funzioni è necessario installare un generatore fotovoltaico, un accumulatore, un regolatore e un inverter.
Il generatore altro non è che il cosiddetto pannello: le celle solari, che possono essere al silicio monocristallino o policristallino formano un modulo, più moduli formano un pannello e tanti pannelli costituiscono il generatore fotovoltaico.
L'accumulatore o sistema di accumulo elettrico è indispensabile per erogare l'energia nelle ore notturne o quando per lunghi periodi i pannelli non sono esposti alla luce del sole.
Il regolatore di carica è necessario per aumentare la durata delle batterie che immagazzinano l'energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici e a impedire di sovraccaricarle interrompendo la carica quando la tensione raggiunge il valore.
L'inverter è un elemento fondamentale per l'impianto fotovoltaico, perché ha l'incarico di trasformare la corrente da continua derivante dall'impianto, ad alternata.
Se l'impianto poi è connesso alla rete pubblica, oltre agli elementi appena citati è necessaria la presenza di un contatore bidirezionale. Il contatore bidirezionale serve a monitorare il prelievo e l'immissione di energia elettrica, sia quella proveniente dalla rete che quella immessa.
Questi sono gli elementi essenziali per fare in modo che l'impianto funzioni al massimo delle sue capacità. Si può installare anche un cosiddetto quadro di stringa tra i pannelli fotovoltaici e l'inverter. Il quadro ha la funzione di proteggere l'impianto da fulminazioni e tramite il selezionatore a fusibile, protegge anche le celle fotovoltaiche.
Tipologia di furti in un campo fotovoltaico
Il problema è che troppo spesso, i campi adibiti a fotovoltaico con centinaia e addirittura migliaia di pannelli e altri componenti, vengono presi di mira dai ladri, che sono diventati sempre più capaci nel furto dei vari elementi che compongono gli impianti.
Questi ''specialisti'' del fotovoltaico take away infatti sono in grado di asportare non solo cavi di rame in quantità industriale, ma arrivano addirittura a portare via interi pannelli di silicio. L'obiettivo non è certo quello d'installarli nei loro impianti, ma quello di rivenderli.
Non esistono statistiche precise sui furti dai campi fotovoltaici in Italia, ma dalle pagine di cronaca che trattano spesso l'argomento, ci si può rendere conto di come questo fenomeno sia più diffuso di quanto si possa pensare.
Si tratta infatti di un vero e proprio traffico che non risparmia un singolo elemento: dai cavi in rame a interi pannelli, ma anche inverter, accumulatori, quadri e il tutto, nella stragrande maggioranza, dall'Italia viaggia verso l'Europa dell'est o addirittura il nord Africa.
Il fenomeno arreca ovviamente innumerevoli danni alle aziende, perché sono soprattutto queste che investono le cifre maggiori nel fotovoltaico e a causa di queste numerose incursioni, il rendimento dell'azienda stessa subisce dei cali, a causa del periodo di fermo causato dall'assenza di componenti fondamentali per il funzionamento dell'impianto.
L'atto non è frutto di un passaggio casuale, ma di una vera e propria strategia, studio del territorio e della situazione interna, presenza di personale di sorveglianza o di sistemi elettronici per la sicurezza. Quelli più colpiti sono gli impianti a terra, i quali spesso sono fissati al suolo con delle viti, che seppur particolari, basta la pressione di una leva per spezzarne la testa e poter scardinare pannelli e altri moduli.
Gestione della sicurezza in un campo fotovoltaico
Il lavoro costante per questo fenomeno, da parte delle forze dell'ordine, per quanto sia intenso, purtroppo non è sufficiente a garantire una sicurezza all'impianto al 100%. A livello europeo si sta cercando di risolvere il problema dotando i componenti più colpiti di geo localizzazione, in modo da poterli rintracciare ed eventualmente recuperare. Chiaramente questa non è la soluzione migliore, spesso gli elementi vengono danneggiati e comunque il recupero non si effettua in pochi giorni.
La soluzione migliore per la gestione della sicurezza di un campo fotovoltaico è un sistema che impedisca del tutto l'asportazione di pannelli, cavi e altri elementi. Anche solo uno dei vari metodi a disposizione può ridurre le possibilità di furto, ma solo l'azione combinata di diversi sistemi di sicurezza può garantire l'incolumità dell'impianto ai massimi livelli.
Per ridurre drasticamente le possibilità di subire furti è opportuno adottare un sistema di videosorveglianza sempre attivo 24/7; un sistema d'allarme, soprattutto per gli impianti a terra può essere molto efficacie un sistema a fibra ottica per i pannelli; infine un programma d'assicurazione All Risk, che copre non solo i danni, ma anche eventuali furti.
Sistema di videosorveglianza
I sistemi di videosorveglianza sono un occhio aperto h24 sul campo fotovoltaico ed essendo sempre connesso alla centrale di controllo, questa può muoversi tempestivamente in caso rilevi qualche intrusione non prevista.
I sistemi di videosorveglianza non solo sono costantemente in contatto on-site con la sicurezza dell'impianto, ma possono essere collegati con altri istituti di vigilanza privata e ovviamente con le forze dell'ordine.
Sistema di allarme
Questi sistemi servono a dare un alert alla centrale di controllo una volta rilevata non solo la presenza di un intruso all'interno dell'impianto, ma anche un'anomalia nel funzionamento dei singoli elementi. Un sistema di allarme può essere costituito non solo da telecamere, le quali possono registrare anche solo in caso di necessità, attivate da sensori di movimento, ma anche da barriere all'infrarosso che lo attivano appena il fascio viene interrotto, oppure da cavi e sensori di vario genere che possono essere applicati alle recinzioni, ai sistemi a terra e così via.
Gli antifurto ad anello a fibra ottica invece collegano i vari pannelli tramite un materiale plastico e nel momento in cui si tenta di rimuovere uno dei pannelli collegati al sistema, questo viene attivato dando l'allarme. Questo metodo è ideale per impianti domestici e piccoli impianti industriali.
Un altro sistema d'allarme può essere attivato tramite il rilevamento di anomalie nei parametri di funzionamento. Se anche un solo componente viene scollegato, il monitoraggio riconosce l'anomalia e attiva l'allarme.
Assicurazione All Risk
Proprio come si fa con un'automobile o con una casa, un impianto fotovoltaico può essere assicurato contro i danneggiamenti di natura catastrofica o umana, ma anche contro i danni derivanti da furti e tentativi di furto.
Le assicurazioni All Risk coprono, come dice il nome stesso, tutti i rischi che possono verificarsi ai danni di un impianto fotovoltaico, dando all'investitore la possibilità di rimediare in tempi brevi al danno subito.
Conclusioni
La scelta di installare un impianto fotovoltaico oltre ad essere una scelta etica che fa bene all'ambiente, può essere un business per un'azienda. Purtroppo questo può comportare dei rischi e delle perdite derivanti dai furti sempre più frequenti.
Proteggersi è un diritto che va fatto nel modo giusto, investendo qualcosa che vada oltre la realizzazione dell'impianto e soprattutto contattando dei professionisti come i consulenti di Easy Tech che possano consigliare le soluzioni migliori.