Impianti antintrusione: come scegliere l'impianto antifurto

Impianti antintrusione: come scegliere l'impianto antifurto

La sicurezza è uno degli aspetti fondamentali da osservare per poter godere di una vita serena tra le mura domestiche. Purtroppo, i livelli di criminalità sempre più elevati hanno reso di conseguenza sempre meno sicura la vita nelle città, tanto al centro che in periferia. Se in passato si temevano furti specialmente quando ci si assentava dalla propria abitazione per un ampio lasso di tempo, oggi si ha paura che qualcuno si intrufoli in casa anche mentre si è dentro.

Per questo motivo negli ultimi anni è aumentata la richiesta di installazione di impianti antifurto, meglio detti impianti antintrusione. Il governo italiano ha anche stanziato dei fondi di agevolazione per l'acquisto e la messa in opera di sistemi di allarme che contribuiscano ad aiutare il lavoro delle forze dell'ordine.

Quali parametri considerare nella scelta di un antifurto per casa

Quando si decide di installare un sistema antintrusione nella propria abitazione, ci si può trovare in grande imbarazzo, poiché la scelta è ampia e i costi sono molto differenti. Ovviamente, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un tecnico qualificato e di comprovata esperienza; ci sono però alcune conoscenze di base che possono aiutare a fare una prima valutazione anche in autonomia.

Va da sè che un antifurto casa non ha bisogno di essere tanto sofisticato quanto quello di un edificio che contiene dei valori, come un museo, o una banca. Ciò non toglie che sia composto dagli stessi elementi base che costituiscono un qualsiasi impianto antintrusione.

Le componenti essenziali dei sistemi di allarme

Lo scopo principale di un sistema di allarme è di avvisare gli abitanti e i vicini nel momento in cui un estraneo si intrufoli negli spazi di una casa privata. Quindi, ogni antifurto per casa è dotato di sensori, che vengono collocati su porte e finestre e che servono a rilevare un'apertura anomala, o un'effrazione. A tale scopo si usano diverse tecnologie che vedremo più avanti.

I sensori sono collegati ad una centralina che è il cuore dell'allarme casa. La centralina controlla i vari spazi, fa partire il segnale acustico e le chiamate al proprietario e alle forze dell'ordine, se collegata alla centrale. Ogni sistema antintrusione ha inoltre un pannello di comando, quello che consente di disinserire l'allarme e di inserirlo.

Il pannello di controllo può funzionare in diverse maniere. Alcuni hanno il tastierino numerico e prevedono la digitazione di un codice; ci sono quelli che funzionano con una chiave magnetica, o quelli dotati di telecomando.

Il collegamento tra le varie parti degli impianti di sicurezza può essere via cavo, con fili che vengono ben camuffati affinché non siano visibili oppure, nel caso dei modelli più nuovi, può anche essere wireless.

Attenzione però: la comunicazione wireless può essere disturbata da onde radio e onde magnetiche, quindi bisogna sincerarsi che la propria casa non offra questo tipo di interferenze, altrimenti l'antifurto potrebbe dimostrarsi inefficace. Queste valutazioni però è ovvio che devono essere effettuate dal professionista che deciderà se l'impianto di antrintrusione wireless è la soluzione migliore per la nostra abitazione.

L'antifurto giusto per ogni casa

La scelta dell'antifurto dipende in primis dal modo in cui è strutturata l'abitazione che si intende proteggere. Per prima cosa se ne deve considerare la collocazione: ovvero, se si tratta di un villino isolato, a pianterreno, oppure di un appartamento in un condominio con più piani.

Nel primo caso, ad esempio, oltre ad un impianto antifurto come quello sopra descritto, che serve a controllare gli ingressi e i vani interni, ci sarà bisogno anche di un allarme perimetrale esterno, che vada a coprire lo spazio tra la casa e il cancello di ingresso.

Gli allarmi perimetrali esterni possono essere di varia natura, ma quello più utilizzato è l'allarme perimetrale esterno interrato. Si compone di sensori che vengono messi a terra, in modo tale da risultare invisibili, e che sono in grado di percepire la pressione causata dal passaggio di un essere umano o di un animale.

Molto importante è che questi sensori siano calibrati in modo adeguato, perché potrebbero scattare per un nonnulla e, a lungo andare, venire ignorati. Potrebbe cioè capitare che, al momento di una vera intrusione, si pensi ad un falso allarme, lasciando i ladri liberi di agire indisturbati.

Se invece si vive in appartamento, si potrebbe valutare uno degli allarmi per casa che combinano due diversi tipi di tecnologia. Oltre ai sensori perimetrali, infatti, si possono installare dei sistemi di allarme che monitorano i volumi interni, e ne esistono di due tipi differenti, ovvero ad infrarossi e ad onde elettromagnetiche.

La differenza consiste nel fatto che gli infrarossi percepiscono il calore, mentre le microonde percepiscono il movimento. Esistono impianti di sicurezza che usano o l'uno o l'altro sistema, o entrambi; chiaramente il più efficace è quest'ultimo, perché copre tutta la gamma delle varie possibilità di intrusione.

Altra caratteristiche dei sistemi antintrusione

Altri aspetti da considerare nella scelta di un allarme casa sono il cablaggio antifurto e l'alimentazione.

Il cablaggio riguarda il mondo in cui le varie parti del sistema (centralina, pannello di controllo, sensori) sono collegate tra di loro. Questo dipende molto da come sono composti i vari locali della casa da proteggere, e anche da quali stanze si desidera tenere sotto controllo.

Ad esempio, se c'è una stanza in cui sono conservati dei valori, su cui si apre una finestra, certamente qui si vorranno installare dei sensori; ma se c'è uno sgabuzzino chiuso senza nulla di importante all'interno, non sarà necessaria l'installazione di alcun sensore.

L'alimentazione è poi molto importante: infatti un buon antifurto casa deve avere un sistema di alimentazione interna autonomo, che gli consenta di funzionare anche nel caso in cui venga a mancare la corrente, oppure vi sia una manomissione.

A seconda del grado di sicurezza che si desidera avere, ci sono altre due opzioni da poter valutare: se scegliere impianti di sicurezza con allarme acustico, oppure un antifurto per casa che avvii le telefonate.

In quest'ultimo caso ci sono due ulteriori possibilità: far arrivare la chiamata solo sul proprio telefono e su quello degli altri abitanti della casa, oppure se collegare la centralina con Polizia e Carabinieri. Ognuna di queste scelte comporta dei costi diversi.

Come si diceva, il rischio più grosso di possedere un impianto dotato del solo allarme acustico sta nel fatto che, se è molto sensibile e suona con frequenza, potrebbe diventare inefficace in quanto ignorato da chi lo sente.

Di norma, un allarme sonoro spaventa i ladri più inesperti, ma potrebbe non fermare quelli più abili.

Come procedere con l'installazione

Per chi vuole risparmiare il più possibile ma non vuole rinunciare alla sicurezza in casa, in commercio è possibile trovare dei kit già pronti che possono essere installati con il fai-da-te.

Si consiglia questa soluzione solo se si ha una certa dimestichezza con le attrezzature elettroniche; altrimenti il risparmio potrebbe trasformarsi solo in un acquisto inutile e in un antifurto casa di nessuna efficacia.

In linea di massima, se si tiene davvero alla tranquillità della propria famiglia, è consigliabile sempre rivolgersi a chi installa impianti antintrusione di professione, che saprà anche suggerire la soluzione migliore da adottare.