Uno degli aspetti sui quali il mercato non tende a subire flessioni riguarda la richiesta di sicurezza. Le persone hanno il bisogno di sentirsi al sicuro ed esprimono la volontà di sistemi di protezione sempre più sofisticati. D'altra parte, le innovazioni tecnologiche e la ricerca scientifica sono in grado di costruire apparecchiature maggiormente versatili e più efficaci sul piano della sicurezza.
L'evoluzione della videosorveglianza
I tradizionali sistemi di videosorveglianza, utilizzati all'interno degli edifici, prevedevano un sistema di controllo basato sul collegamento via cavo delle telecamere ad un monitor oppure ad un videoregistratore, con la possibilità di visualizzare le riprese in un secondo tempo. I vecchi impianti di videosorveglianza erano cablati per coprire determinati raggi d'azione e ambienti specifici.
La tecnologia VV/CC analogica si avvale di un sistema a circuito chiuso con trasmissione del segnale video standard che viaggia dalla telecamera (che cattura le immagini) all'unità di registrazione centralizzata (DVR, Digital Video Recorder). I cavi coassiali delle diverse telecamere (qualora ce ne fosse più di una) convergono in un unico punto, il registratore, a cui possono essere collegati uno o più monitor per la visione delle riprese.
Alcuni modelli tradizionali prevedono anche la possibilità di DVR con porta di rete per la visualizzazione delle immagini da remoto (via internet), ma si tratta già di una prima evoluzione. E' chiaro che questi sistemi classici hanno delle limitazioni dovute al canale analogico utilizzato: in primo luogo la presenza di cavi, ma anche la scarsa definizione delle immagini, che risultano di bassa qualità. Non ultimo, uno svantaggio tipico dei sistemi di sicurezza tradizionali è la scarsa possibilità di integrazione con altri sistemi di sicurezza installati nello stesso edificio.
Si è così passati, gradualmente, da sistemi unicamente progettati per l'antintrusione a soluzioni in cui è possibile individuare la presenza di un malintenzionato nell'esatto istante in cui accede ad una proprietà privata. Ciò comporta la necessità di passare dalla semplice installazione di sensori volumetrici (in grado di individuare una presenza solo nel momento in cui è già penetrata all'interno dell'edificio) ad un nuovo approccio alla sicurezza che comprende la progettazione e la realizzazione di sistemi più completi e complessi.
La parola d'ordine oggi nel settore della sicurezza è integrazione. Dai sensori volumetrici si è passati a quelli perimetrali, fotosensibili o a pressione, fino ai campi magnetici sensibili all'avvicinanarsi di oggetti metallici e oltre.
Videosorveglianza e domotica
Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, i sistemi di antintrusione sono stati sempre più implementati con l'aggiunta di elementi digitali. Da qui l'idea di integrare i sistemi di videosorveglianza con l'intero apparato domotico tipico delle nuove "case intelligenti".
I più attuali scenari dei sistemi di sicurezza a livello familiare o aziendale prevedono l'attivazione simultanea di numerosi punti di interesse in grado di integrare il funzionamento di ogni apparecchio e renderlo funzionale alle specifiche necessità dell'utenza. E' l'edificio che deve adattarsi ai bisogni del proprietario e non viceversa. D'altra parte, il titolare di un'azienda o il padrone di casa devono essere messi nelle condizioni di poter gestire, controllare, monitorare ed intervenire in modo immediato, semplice ed intuitivo di fronte a qualsiasi situazione di allarme.
La domotica ha già fatto passi da gigante con lo sviluppo di sistemi che permettono di comunicare a distanza per l'impostazione di determinati parametri inerenti il funzionamento degli edifici (attivazione/disattivazione allarmi, apertura/chiusura porte, regolazione del termostato, accensione/spegnimento luci, etc.). Anche per quanto riguarda la sicurezza esistono oggi sistemi sempre più efficienti e complessi.
Superato il concetto analogico di TV a 'circuito chiuso', la videosorveglianza rientra a tutti gli effetti tra i sistemi domotici più innovativi presenti al momento sul mercato. Tramite collegamento in rete o IP, le telecamere trasmettono il segnale video in formato digitale condividendo lo stesso mezzo di comunicazione dei computer. La videocamera, dotata di CPU, memoria interna e web server integrato, è connessa in rete locale senza fili via WiFi oppure via Ethernet ad un PC e può essere controllata e gestita da remoto.
In questo caso, l'apparecchio che registra le immagini viene chiamato NVR (Network Video Recorder) e può essere disposto in un qualunque luogo dell'edificio purchè sia connesso alla rete. Sotto la stessa coperatura di segnale è possibile aggiungere ulteriori moduli di registrazione collegati fra loro, in modo da creare un sistema iperconnesso. I dati in uscita dal NVR sono ovviamente video compressi in diversi formati (scelti dall'utente), che possono essere elaborati da appositi software di gestione.
Un sistema di videosorveglianza strutturato secondo le più recenti innovazioni tecnologiche permette di ottenere immagini di elevata qualità e massima risoluzione, anche Full HD, che consentono di zoomare per vedere più da vicino eventuali dettagli che si volessero cogliere nelle riprese. Infatti, mentre i sistemi di videosorveglianza standard TVCC prevedevano una visualizzazione immediata delle immagini, le nuove telecamere integrate utilizzano un sistema di registrazione dei dati su hard disk o PC affinchè le immagini possano essere visionate all'occorrenza (ad esempio a seguito di un furto) con l'obbiettivo principale non solo di rilevare una presenza e far scattare l'allarme, ma anche di riuscire a riconoscere l'individuo che ha commesso il reato analizzando la scena nei dettagli ad esempio nella videosorveglianza cittadina.
Vantaggi della videosorveglianza con videoanalisi
Al di là dei benefici che le videocamere intelligenti hanno in termini di facilità di installazione e versatilità di utilizzo (numero illimitato di apparecchi interconnessi fra loro, assenza di cavi o cablaggi, scalabilità e flessibilità), la videosorveglianza IP consente anche di effettuare la videoanalisi del contenuto (VCA). Il collegamento in rete consente a questi sofisticati strumenti di utilizzare software in grado di compiere un'accurata analisi delle riprese video.
Ciò consente innanzittutto di poter sorvegliare intere aree senza che sia necessaria la presenza umana, ma soprattutto di analizzare nel dettaglio le immagini per rilevare eventuali comportamenti o individui sospetti. In particolar modo, le caratteristiche di un software di videoanalisi permettono di effettuare i seguenti controlli:
1. Motion detection: sistema di rilevamento che consente di iniziare la registrazione solo nel momento in cui viene rilevata una variazione nel contenuto delle riprese della videocamera digitale. La durata della registrazione viene impostata dall'utente, così come la sensibilità. Questo sistema permette di risparmiare sui tempi di registrazione in quanto l'attivazione avviene solo quando effettivamente necessario.
2. Face detection ed intrusion detection: rilevamento di volti umani o di oggetti in movimento all'interno di un ambiente. Può essere molto utile nel caso di monitoraggio di un parcheggio, di zone in cui vi è un particolare divieto (sosta, scarico merci, etc.) o per il rilevamento di attività che si svolgono in aree specifiche.
3. Abandoned object o missing object: riconoscimento e rilevamento di oggetti abbandonati o lasciati incustoditi, ad esempio all'interno di uffici o in aree pubbliche. Utile per monitorare oggetti di valore, cartelli o strumentazioni di lavoro oppure per rilevare la presenza di eventuali oggetti pericolosi o esplosivi.
Videoanalisi o telecamere termiche?
Le termocamere sono ideali per gli insediamenti industriali o le abitazioni in cui vi sono condizioni di scarsa illuminazione, per garantire una protezione perimetrale delle aree controllate. Esse dovrebbero essere utilizzate come implementazione di altri sistemi di sicurezza, come la videoanalisi, per offrire il massimo vantaggio nel controllo delle zone più sensibili.
Le videocamere termiche sono progettate per garantire la ripresa di immagini di alta qualità anche in condizioni di scarsa visibilità (fumo o nebbia) o in totale oscurità. Poichè la termocamera si attiva in presenza di radiazioni infrarosse emesse da oggetti, veicoli o persone, ma è insensibile ad altri elementi di disturbo quali vegetazione o arbusti, risulta particolarmente idonea a svolgere funzioni di analisi video ed allarme antintrusione.
Utilizzate come complemento di altri sistemi di sorveglianza, si ottiene un doppio livello di protezione per l'utente.